Jean Francois Bachis Pugliese - Enciclopedia 1
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Jean Francois Bachis Pugliese - Enciclopedia 1

pugliese 04Resilenza – Tecnica mista su tela – 100x10ccm

Le tecniche pittoriche degli artisti informali sono riuscite a costituire in tutta la loro possanza policromatica l’ iconograficizzazione che gli artisti Futuristi non ebbero la facolta’ di concretizzare all’ interno dei loro manufatti artistici, dacche’ questi ultimi furono per la maggior parte con la loro presenza all’ interno della loro realta’ fenomenica, intenti a rilevare delle forme e dei colori che rimembravano di continuo l’ iconograficizzazione ideale dei vari cromoformavalori contenuti nei tanti enti volumetrici che costituiscono ancora tutt’ oggi l’ ordine medesimo dei soggetti e degli obiecta che si impongono con intransigenza negli interni strutturali dello spazio immanente, giacche’ quest’ ultimo ospitante gli obiecta e i soggetti della realta’ percettiva. Gli stessi Puntinisti e i Divisionisti, facenti parte delle varie correnti pittoriche degli Impressionisti tentarono precedentenente prima dei Futuristi di analizzare tali soggetti e obiecta tramite lo strumento dell’ esercizio artistico per intraprendere un viaggio nuovo, finalizzato soprattutto a rappresentare oggettivamente la loro realta’ di appartenenza, dacche’ quest’ ultima si e’ sempre manifestata nei riguardi dei bastoncelli e ai coni dell’ occhio umano, in maniera totalmente differente dalla stessa possanza oggettiva della realta’ fenomenica, che costantemente viene soggettivamente percepita da parte di un soggetto psichico nel momento in cui quest’ ultimo e’ intento ad osservare gli oggetti e i soggetti, che contribuiscono a suggellare tramite la sopracitata percezione visiva, delle forme e dei colori che vengono elaborati all’ interno della mente contemplante di tale soggetto psichico, per un motivo che l’oggettivazione dei medesimi obiecta e i soggetti che risultano costituire l’ essenza medesima delle forme e dei colori che si ontoconcretizzano nel mondo fenomenico, sono continuamente analizzati da un qualsiasi essere umano in tutta la loro fase ingannevole, da non oggettivizzare la stessa oggettivazione della realta’ da parte di un qualsiasi tipo di creatura vivente. Tali colori vengono liberati dalla loro prigionia della forma, tramite la gestualità ossessiva e dinamica della pittrice Gabriella Tolli, attraverso l’ utilizzo delle tecniche miste che sono significate su una superficie quadrangolare di una tela in lino bianca di chiara matrice geometrica e euclidea, per manifestare delle striature dei vari colori policromatici irregolari che si intersecano a vicenda con la funzione di generare l’ iconograficizzazione di queste ultime, nonche’ delle sue idee teoretiche collegate con i concetti della resilenza che si autoconcretizzano perennemente all’ interno della sua mente contemplante nel momento in cui la medesima pittrice e’ intenta a realizzare il suo quadro. La dinamocromoinformalizzazione dei vari policromatismi che risultano scivolare sinuosamente sulla superficie della tela, riescono a manifestarsi in tutta la loro fase iconografica tramite un processo meccanicizzato che viene sprigionato dal movimento della medesima tela che l’ artista utilizza per disporre su di essa i vari colori da lei adoperati per farli singolarmente scorrere liberamente sulla superficie della medesima tela, nonche’ la pittrice stessa, utilizza per alcune parti della sua opera, l’intervento di svariati pennelli e spatole, che sono finalizzati a ritoccare alcune parti del colore adoperato per significare ancor meglio la razionalizzazione stilistica dell’ opera manifesta. Gabriella Tolli estromette per questa sua opera ogni riferimento stilistico che puo’ manifestare su di essa delle forme e dei colori atti a rimembrare alla sua mente contemplante e all’ osservatore del suo quadro la rappresentazione ideale degli obiecta o dei soggetti facenti parte della sua stessa realta’ di appartenenza, dacche’ ogni significazione antropica risulta solo ed esclusivamente suggellata dal suo atto pittorico che viene immanentizzato e custodito all’ interno del suo manufatto artistico, dacche’ ella, la pittrice, puo’ essere incanalata con le sue svariate tecniche e con la sua stessa opera negli interni programmatici delle varie tendenze artistiche che hanno contribuito con i loro artisti a magnificare la storia dell’Impressionismo Astratto, dacche’ questa corrente artistica sincretistica e’ riuscita attraverso i primi anni Sessanta del ventesimo secolo, e in parte con alcuni precedenti isolati, celebrare attraverso i suoi prodotti artistici, la magnificenza del grande sogno degli artisti Futuristi, quale appunto la dinacromoinformalizzazione degli oggetti e dei soggetti tutti che si sono sempre succeduti all’ interno della loro realta’ fenomenica. resilienzaGli stessi Cubisti a differenza dei Futuristi ebbero ancor meno la sensibilita’ con i loro manufatti artistici che risultavano statici e totemicizzati di razionalizzare e preparare il terreno fertile che i Futuristi contrariarmente ai primi, riuscirono ad impostare per gli artisti dell’ Espressionismo Astratto, poiche’ i primi, appunto i Cubisti, ebbero solo la premura di smembrare e rimontare i medesimi enti iconografici che rimembravano quelli del mondo fenomenico, nonche’ riproporli nelle loro opere in maniera tale da essere riconducibili a delle forme e dei colori che appartenevano realmente agli obiecta e ai soggetti facenti parte del loro stesso mondo di appartenenza, come d’ altronde lo stesso discorso puo’ essere utilizzato per gli stessi Dadaisti, che solevano recuperare degli object Trouvé facenti parte di alcune porzioni materiali di alcuni oggetti abbandonati e non piu’ utilizzati dalla specie umana, al quanto questi ultimi venivano recuperati dagli stessi artisti Dadaisti per costituire i loro manufatti artistici, nonche’ le forme e altro di differente erano sempre riconducibili a degli obiecta facenti parte della loro societa’ industrializzata e meccanicizzata.

Enciclopedia dell’arte contemporanea italiana. Tomo 1. Anno 2021Cover semirigida plastificata. 37x17cm. 130 pagine a colori. Adteditori ISBN 97 888 322962 59. Testi Critici a cura di Giuseppe Giglio, Jean-François Bachis-Pugliese, Mery Rose Florio

Jean-François François Bachis-Pugliese Critico D’Arte. Copyright 2021. Tutti i Diritti Riservati.